Le organizzazioni che per decenni hanno diffamato gli Ogm coltivati degli imprenditori agricoli italiani e progettati dai ricercatori pubblici, sono rimaste orfane delle grandi organizzazioni di categoria che ora desiderano provare a recuperare parte del tempo (e delle generazioni) perse, scommettendo sulle NBT, o Genome editing dette anche in Italia TEA (tecniche di evoluzione assistita). Ma gli ultimi giapponesi, che vanno da Slow Food a Greenpeace ai biodinamici, temono di perdere la rendita di posizione su cui hanno proliferato. Ora che i vaccini anti-Covid che ci stanno somministrando sono tutti Ogm e quindi si inizia a capire che quei divieti erano e sono assurdi. La ricerca scientifica e’ sempre in movimento e in evoluzione. Studiamo costantemente come migliorare le piante, l’ambiente e la nostra salute. Il problema sono quelli che non hanno voglia di studiare e si rinchiudono nostalgici in quel passato da cui non sanno uscire.
2021-01-17T11:53:48+00:0015-01-2021|Categorie: biodinamica, covid, DNA, greenpeace, Novità, pandemia, RNA, Slow Food|Tag: NBT, ogm, RNAi, Roberto Defez, TEA|