Gli scienziati, gli studiosi, i tecnici, gli imprenditori agricoli aderenti alla rete informale SETA (Scienze e Tecnologie per l’Agricoltura) esprimono piena e completa solidarietà al dott. Roberto Defez, ricercatore presso il CNR, oggetto di un inaudito attacco da parte dell’on. Sara Cunial, prima firmataria dell’interrogazione parlamentare 4-03284 del 10 luglio, ed esprimono grave preoccupazione per i diritti alla libertà di espressione ed alla libertà nella ricerca scientifica garantiti dalla nostra Costituzione che l’on.Cunial intende evidentemente conculcare. Preso atto che le considerazioni espresse in premessa all’interrogazione dell’on. Cunial sono prevalentemente basate su affermazioni pregiudizialmente ideologiche, su dati errati o falsi, e su documenti propagandistici destituiti di qualsiasi fondamento e valore scientifico, e stigmatizzati i toni ingiustificatamente apocalittici usati nel testo, SETA rileva la particolare gravità del messaggio implicitamente contenuto nell’interrogazione. Un messaggio tendente nella sostanza a negare libertà di espressione a coloro che, sulla base di dati ed evidenze scientifiche, propongono un approccio razionale e costruttivo alle tematiche relative alla sostenibilità in agricoltura. Senza entrare nel merito del passato politico dell’on. Cunial, che sarebbe nota alle cronache per aver sostenuto anche in recenti occasioni posizioni spiccatamente antiscientifiche specie in tema “no-vax” (che ne avrebbero tra l’altro comportato l’espulsione dal movimento politico con cui è stata eletta), SETA si chiede quali iniziative intendano prendere le nostre Istituzioni per garantire il rispetto e l’esercizio dei diritti sanciti dall’art. 21 e dall’art. 33 della Costituzione della Repubblica Italiana. Testo che l’on. Cunial dovrebbe conoscere, rispettare e tutelare.